Le previsioni euro dollaro, mostrano uno spread BTp-Bund sullo sfondo dello scenario che vede i nuovi accordi della Grecia con i creditori pubblici. La Grecia ha di fatto monopolizzato l’attenzione della stampa, non solo europea. Siamo vicini ad un’intesa temporanea di un accordo tra Atene e l’Eurozona.
In questi giorni abbiamo visto lo spread, scendere anche sotto i 120 punti base. Si tratta sostanzialmente di un calo importante rispetto a quella che è stata la precedente seduta. Quello di cui non si è ancora certi è il finale a cui porterà a breve questo accordo. A marzo, lo spread si era portato fino a 85 bp, per poi risalire, quasi immediatamente sopra i 100.
Tutto questo considerando che appena 9 settimane fa, i Bund decennali rendevano praticamente al minimo storico dello 0,049%, mentre poi sono arrivati sino all’1% poche settimane dopo, questo per effetto di un’ondata di vendite. Il mercato non è solo basti pensare al cambio euro-dollaro, il quale è soggetto a cambiamenti frequenti.
Recentemente è arrivato a scendere fin sotto 1,05, salvo risalire fino a un massimo di oltre 1,14 il 14 maggio scorso per attestarsi oggi a 1,1157. Ecco perché un accordo sulla Grecia non dovrebbe smuovere più di tanto il mercato, come ha di fatto dimostrato la recente reazione della moneta unica nei giorni scorsi, quando giravano le voci su di un possibile e imminente default di Atene.
Va considerato comunque che i movimenti, come si dice in gergo, rialzisti o ribassisti, sono determinati più da altri fattori, fra questi il rialzo dei tassi U.S.A., entro la fine del 2015 ci sarà l’avvio della stretta monetaria in America che oramai sembra certa. Non resta quindi che attendere i risultati certi di questi alti e bassi, anche perché non v’è certezza sulla data di inizio.
Anzi si pensi che ancora prima della fine dell’anno ci sarà un incremento dei tassi, anche se comunque gli esperti si dicono tranquilla, tutto questo movimento non influirà più di tanto sul cambio. Si pensa però che sarà determinante il ritmo con cui il cambio procederà con la stretta nei mesi successivi.
Comunque vada, una cosa è sicura più sarà incalzante e maggiore sarà di fatto il calo dell’euro contro il dollaro e ovviamente, viceversa. Recentemente il cambio euro-dollaro a 1,1350 dopo le dichiarazioni della Fed sui tassi USA. Ma secondo le sempre più recenti dichiarazioni del governatore, si è ben compreso che bisognerà aspettarsi un biglietto verde sempre più forte e di fronte alla moneta unica europea.
Tutto questo ovviamente però senza amai violare la parità del cambio. Fatto sta che allo stesso tempo si ci deve aspettare un euro che potrebbe scivolare di un altro 10% contro il dollaro. Mentre al contrario risulta difficile che esso salga, considerando i livelli attuali. O almeno questa è la situazione del prossimi mesi.
Qualcuno a questo punto si interroga se c’è dietro l’angolo una nuova crisi finanziaria provocata dall’euro. Ma queste affermazioni iniziano a superare di molto la fantasia, senza prima assicurarsi sullo stato attuale.
Autore: admin
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