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Eliche, evoluzione totale con l’Azipod.

25 Maggio 2014Autore: giuseppeleo Nessun commento

Le eliche di un mezzo navale sono sicuramente fra le più grandi invenzioni che un uomo potesse partorire. Ma quando poi si scopre che la loro evoluzione non riguarda solo ed unicamente la forma e il movimento delle pale ma bensì, l’intera struttura, permettendo così anche minimi spostamenti a navi di portate mastodontiche, senza creare troppi danni, allo si che ci si rende conto che lo studio e la tecnologia che l’uomo ha messo in campo per questo nuovo e grande elemento è servita a cambiare molto in campo nautico, rendendo il tutto più sicuro e veloce.
L’elemento di cui su citato è il propulsore azimutale, prende il nome dall’asse verticale secondo cui può ruotare. In questo modo, diventa quasi inutile la presenza del timone, di fatto è proprio grazie al propulsore azimutale che un comandante, o chi ne fa le veci, riesce ad avere una manovrabilità della nave maggiore rispetto ad un sistema di propulsione a eliche fisse e al timone.
L’evoluzione ha poi portato a due tipi di propulsore azimutali e sono realizzati in base alla posizione del motore. Di fatto ci troviamo con una Trasmissione meccanica, nel momento in cui il motore si trova all’interno della nave e la propulsione avviene mediante ingranaggi. Mentre parliamo di una Trasmissione elettrica nel motore motore Diesel o se l’elettricità è profotta da un motore con turbina a gas.
Questo secondo meccanismo lo si può fra l’altro riconoscere su una famosissima nave inglese, la nave passeggeri Queen Mary 2. Oggi questo sistema è di fatto presente su grandi navi, sia per il trasporto passeggeri che per il trasporto merci. Ma in realtà il primo prototipo nasce ben 20 anni fa.
Eppure la potenza generata con il duo diesel-elettricità rappresenta un’invenzione relativamente recente. Eliche di questo tipo, su questi mastodonti del mare, portano al giusto utilizzo della potenza ibrida fra un motore diesel e la trazione meccanica che altrimenti porterebbe ad una forte diminuzione dell’efficienza energetica.
Di fatto la parte elettrica è sempre quella che aziona le eliche, infatti è proprio lì il maggior consumo di elettricità. Il tutto è studiato per riuscire a far partire i motori diesel, con grande efficienza, tutto questo indipendentemente dalla velocità e dalle dimensioni della carena.
In molti penseranno che con un sistema così d’avanguardia le vibrazioni aumentano, mentre invece così non è. L’impiego di cavi elettrici riduce notevolmente le vibrazioni a bordo rispetto a quel che un tempo si vedeva. L’efficienza energetica non ha bisogno poi di ulteriori testimonianze, si riesce ad ottenere un risparmio del 10% sui consumi di carburante, proprio grazie all’utilizzo di alberi diversi.
Per non parlare appunto della facilità e della precisione con cui un gigante del mare può ruotare tranquillamente in maniera del tutto sicura senza richiedere alcun aiuto da parte dei rimorchiatori. Questo permette un’ulteriore sconto ma questa volta sull’inquinamento del mare, grazie al minor utilizzo di mezzi utilizzati e di tempo sprecato.
Viene di conseguenza concludere che una soluzione del genere è sicuramente la migliore per navi che hanno bisogna di una forte efficienza propulsiva.

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Autore: giuseppeleo

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