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Ristrutturare il bagno di casa, ecco cosa detrarre.

2 Giugno 2014Autore: giuseppeleo Nessun commento

Oggi fare lavori di ristrutturazione sembra una cosa adatta solo a chi di problemi economici non ne ha mai visto l’ombra. In realtà se ci si informa si scoprirà che molti dei lavori che si fanno si possono tranquillamente detrarre dalle tasse. In questo modo la paura passa, almeno al 50%, tanto per utilizzare uno dei valori della detrazione.

Scoprire quali siano le opere che si possono detrarre e quali elementi, se si parla  semplicemente dei ricambi delle guarnizioni o possiamo pensare anche ai sanitari e ai mobili, bisogna quindi informarsi bene e capire quali sono anche i casi in cui si può attingere.

Come prima cosa l’intervento deve essere svolto solo ed unicamente su abitazioni di privati, quindi da questo già capiamo che vengono esclusi tutti i bagni facente parte di uffici, negozi, laboratori, officine e aziende. Ma rientrano anche tutti quei dettagli come il bagno della portineria o comunque quelle parti facente parte di spazi comuni di edifici residenziali.

Superata la prima fase di identificazione del loco su cui è possibile svolgere i lavori si passa alla parte tecnica. Nel dettaglio, partendo dagli interventi più comuni, come ad esempio la sostituzione di sanitari e piastrelle. Questi elementi, nel caso l’intervento si limiti solo ed unicamente alla sostituzione di questi, idem per tutto ciò che riguarda la rubinetteria, non rientrano nel piano della detrazione fiascale.

Si tratta infatti di semplice manutenzione ordinaria che di conseguenza non si può pretendere che rientrino nel beneficio in questione. Esiste di fatto una vera e propria guida al riguardo che l’Agenzia delle entrate ha pubblicato per aiutare tutti a vederci più chiaro. E proprio alla voce sanitari riporta come detraibile solo ed unicamente la sostituzione di impinti e apparecchiature.

Anche se il concetto di Apparecchiature lascia qualche dubbio, in realtà c’è da fare poi un eccezione. Capita infatti di sentirsi dire molto spesso, dagli spot pubblicitari che anche nel cambiare una vasca e falla diventare doccia, magari più semplice da utilizzare per un anziano, si può usufruire della detrazione fiscale.

Di fatto in quel caso si tratta di sostituire anche quella parte che in gergo dagli addetti ai lavori è denominata con il termine di parte viva, ovvero tutto ciò che cammina sotto traccia e che quindi è ricollegabile al discorso precedente. Rientrano quindi nel concetto del beneficio delle detrazioni fiscali, tutti quei lavori che fanno aprte della così detta manutenzione straordinaria.

Quindi sotto la voce manutenzione straordinaria rientrano l’intero impianto idrico-sanitario, l’impianto elettrico e lo spostamento di tramezze. Meglio sottolineare in questa circostanza che rifare questi lavori vuol dire ovviamente cambiare anche le piastrelle e in questa circostanza le fa quindi rientrare nel piano di detrazione fiscale, visto che il loro cambio è stato dovuto a delle manutenzioni straordinarie.

Quindi è facile capire che determinati interventi se presi così singolarmente, magari interventi avvenuti solo ed unicamente per una questione estetica, sono rodinari ma appena si parla di modificare quello che c’è sotto, in questa circostanza il beneficio fiscale si allarga e va a comprendere così la parte sottostante e la parte superiore.

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Autore: giuseppeleo

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