Uno dei principali problemi all’interno dei vari e costanti casi d’incidenti stradali riguarda i danni causati alle persone nell’impatto, aspetto spesso al centro delle controversi di natura legale ed assicurativa ma che in realtà si riflette principalmente sulla salute di tutti coloro sono stati interessati dal danno, in particolare se questo si traduce nel colpo di frusta.

Sindrome poco nota ai più il colpo di frusta rappresenta una iperestensione dei muscoli e delle strutture del collo, con interessamento dell’area cervicale, i cui danni possono essere variabili ma mediamente gravi e complessi essendo quella specifica regione della colonna vertebrale fondamentale per il corretto funzionamento dei meccanismi di trasmissione neuronale al resto del corpo, oltre che elemento di giunzione chiave tra capo e spalle.

Il COLPO DI FRUSTA può provare diverse problematiche, in particolare se l’impatto avviene posteriormente, ciò a causa del tipo di danno indotto dal movimento non controllato del capo che può portare a rotture oppure all’insorgenza di forme anomale della colonna come quella nota ad “S” provocando anche danni più o meno esteso ai tessuti interni e di collegamento tra le vertebre, tutti aspetti che vengono ovviamente verificati in Pronto Soccorso al momento della visita che accerta rapidamente l’eventuale necessità d’interventi immediati, per porre in sicurezza la vita del soggetto, smistando poi in successione il trattamento a lungo termine presso reparti o centri specialistici, sempre in base al tipo di deficit riscontrato.

Una cosa molto importante da tener conto nella fase valutativa sull’impatto da strada, per escludere o confermare la presenza del danno da colpo di frusta, riguarda i sintomi che possono essere vari ma molto chiari vista la dinamica, ed in particolare possiamo elencare:

• Dolore
• Rigidità collo
• Cefalea
• Dolore spalla
• Rigidità spalla
• Vertigini
• Affaticamento
• Dolore braccio
• Disturbi visivi
• Acufene
• Mal di schiena

Tali elemento sono anche fondamentali, insieme al referto medico rilascio dal pronto soccorso, per eventuali ripercussioni legali ai danni di chi ha causato l’incidente, la Legge n. 27 del 24.3.2012 ha infatti delineato una serie di norme relativa alla risarcibilità delle lesioni con accertamente clinico che possono essere utilizzate proprio nell’ambito del colpo di frusta, prescindere dal tipo di lesione che può essere riscontrata in sede di diagnosi.

All’interno della legge possiamo vanta due commi specifici, in particolare presenti all’interno dell’articolo 32 del Dl 1/2012, che definiscono le lesioni secondo la seguente frase: «In ogni caso, le lesioni di lieve entità, che non siano suscettibili di accertamento clinico strumentale obiettivo, non potranno dar luogo a risarcimento per danno biologico permanente», elemento che vincola quindi la possibilità di poter ricevere danno in base al referto medico.

In tale ambito il colpo di frusta, che rappresenta un danno variabile nell’ambito dell’entità, può essere croce o delizia della questione giuridica ed assicurativa in base al tipo di problematica indotta, punto sul quale da anni si discute relativamente alle percentuali che pare possano essere alterate anche dal tipo di sintomi descritti dagli utenti colpiti da danno che, in caso di danno lieve e soprattutto di incidente quasi ricercato, si ritrovano agevolati nella pratica.