Con la proroga dei bonus per le ristrutturazioni anche per il 2016, il business dei lavori in casa ha iniziato a contare su molti più utenti, utenti a cui professionisti e artigiani hanno già iniziato a rispondere in modo sempre più veloce ed efficace. E proprio in questo ambito il web è risultato essere quel luogo di scambio irrinunciabile dove proporre la propria offerta.

Poi molti prezzi sia per lavori di ristrutturazione, sia per l’acquisto ad esempio di semplici ricambi miscelatori , varia in realtà anche da regione a regione, se non da città a città. Un modo appunto per muoversi al meglio è quello di utilizzare il web come piattaforma che ci dia la possibilità, anche se virtuale di conoscere al meglio quali differenti realtà possiamo incontrare e quali fanno al nostro caso.

Di fatto il segreto, quando si cercano ricambi o quando si affrontano dei lavori è sempre quello di confrontare due o almeno 3 voci. Ma anche, se c’è la possibilità, di sentire qualcuno che c’è passato prima di noi, l’esperienza pregressa anche se di altre persone ci può evitare di beccarci tante cantonate.

Qualcuno ha provato poi ha stilare una lista, per almeno una 10ina di capoluoghi, con il costo medio di un bilocale di circa 70 metri quadri da ristrutturare, quindi con le relative spese. Insomma tanti sono i modi in cui il web ci aiuta, l’importante è non prendere mai per buone le info che ci arrivano alla prima occasione.

Tanti sono i lavori che si sono portati avanti in questo ultimo periodo, la sanatoria ha quindi cambiato il modo generale di pensare ai lavori di ristrutturazione. Addirittura si è parlato di ben 11 interventi per ristrutturare chiese e campanili. Nel 2015 quindi oltre a rivedere il prolungamento dei bonus si è rivisto anche il riparto delle risorse da destinare a interventi edilizi su edifici religiosi.

È recente la notizia che ci arriva da Pordenone, dove la giunta regionale su proposta dell’assessore all’Edilizia Mariagrazia Santoro ha approvato questa ripartizione.  Si parla di oltre 413 mila euro, tutti destinati alla Diocesi di Pordenone, per un totale di ben 11 interventi, partendo dal complesso della Cattedrale di San Marco evangelista.

Gli altri interventi, riguardano pressappoco, l’Abbazia di Sesto al Reghena, la casa canonica di Vajont, la casa canonica di Maniago, la chiesa di Murlis di Zoppola, la chiesa parrocchiale di Pasiano di Pordenone, la chiesa d San Nicolò a Spilimbergo, la chiesa di Fontanafredda, il campanile della chiesa di Chions, la chiesa parrocchiale di Arba e la chiesa di San Michele in Ovoledo a Zoppola.

Insomma ristrutturare questo tipo di edificio significa tutelare il nostro passato, la nostra storia. Non vi è una città o un capoluogo meno importante di un altro, le culture locali vanno tutte preservate e questo vuol dire anche tutelare l’architettura di edifici come quelli religiosi.

Proprio in questo periodo storico, dove a causa della nostra sempre più alta multinazionalità, ci troviamo valori molto semplici che appartengono alla nostra cultura popolare, messi criticamente in discussione.