L’intervento per la cataratta: il laser
Il laser rappresenta oggi la soluzione meno invasiva, più sicura e più efficace per l’intervento della cataratta, ovvero l’oscuramento del cristallino che, dopo una certa età, colpisce 9 persone su 10. La cataratta consiste nella perdita di trasparenza del cristallino, una struttura oculare che funge da lente, focalizzando i raggi luminosi alla retina, che li invia al cervello per la rielaborazione. Se il cristallino diventa opaco, la retina non riceve più le immagini correttamente e quindi la visione ne risente. Le cause dell’opacizzazione del cristallino sono numerose: in primo luogo c’è l’età, con il naturale invecchiamento del cristallino. Altri fattori sono i raggi ultravioletti, che colpiscono il cristallino deteriorandolo, gli antinfiammatori contenenti cortisone, il diabete (le complicanze microangiopatiche possono colpire anche il cristallino), l’alcol e il fumo; le cause congenite sono rarissime.
La cataratta non può essere curata, anche se può essere prevenuta indossando occhiali da sole ed evitando i farmaci cortisonici. La cataratta è una malattia progressiva, il cui decorso può essere rallentato ma non fermato e che, con il passare del tempo, può oscurare completamente il cristallino impedendo del tutto la visione. I primi sintomi della cataratta sono difficoltà visive (annebbiamento della vista, vista doppia, aloni intorno alle luci), visione sbiadita dei colori, non sopportazione delle luci forti, insorgenza o peggioramento della miopia; il soggetto cambia continuamente occhiali, nel tentativo di vedere meglio, senza però riuscirci perché la causa della cattiva visione è la lente interna all’occhio.
L’unico modo per curare la cataratta è l’intervento di rimozione del cristallino e sostituzione con una lente artificiale intraoculare, che ne assolva le funzioni. L’intervento di rimozione della cataratta non è traumatico per il paziente, grazie all’avvento di nuove tecniche non invasive, che rispettano l’integrità dell’occhio e non richiedono il bisturi. Il laser a femtosecondi rappresenta una delle migliori tecniche per rimuovere la cataratta: il femtolaser, sotto guida computerizzata, taglia il cristallino secondo una precisa geometria sfruttando una sorgente a luce infrarossa che non traumatizza il tessuto e taglia solo la parte effettivamente danneggiata, rispettando il tessuto sano. Il cristallino tagliato viene poi aspirato da una speciale sonda che entra grazie a una micro-incisione. Un altro vantaggio del femtolaser è quello di poter correggere anche un eventuale astigmatismo.
Il taglio estremamente preciso del laser consente anche un migliore posizionamento della lente artificiale intraoculare (IOL), che sostituisce il cristallino; le IOL multifocali di ultima generazione permettono al paziente di vedere perfettamente ad ogni distanza, correggendo anche i piccoli difetti della visione. L’intervento della cataratta con il laser è completamente robotizzato, fattore che garantisce un taglio perfetto, sicuro, preciso e riproducibile, senza sbavature e privo di complicanze. Attualmente, il 40% dei pazienti è idoneo all’intervento con il laser; molto spesso infatti la cataratta è molto spessa e il cristallino indurito può essere frantumato e rimosso solo con il tradizionale intervento di facoemulsificazione. La visione viene recuperata subito dopo l’intervento e i risultati sono ottimali; spesso il paziente non ha più bisogno degli occhiali. L’intervento è sicuro, poco fastidioso e poco invasivo, per cui la ripresa delle attività quotidiane può avvenire immediatamente.
Autore: admin
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