Belli di papà.
Tante le uscite nelle sale italiane, quindi sarebbe bene iniziare a dare qualche notizia dei film. Fra questi al secondo posto fra tutti i film e quindi quello più in alto dei film italiani, troviamo “Belli di papà” è un film attualmente in programmazione praticamente in tutte le sale italiane.
E la sua posizione parla da se, stando a quanto dicono i primi risultati, ha già ottenuto un notevole successo al botteghino. La trama vede come protagonista Vincenzo Liuzzi, interpretato da sempre simpatico Diego Abatantuono. Liuzzi vive a Milano, ed è padre di ben tre figli è inoltre un imprenditore con una forte carriera in atto, la quale pare sia sempre in salita.
Vincenzo ha solo un grande problema, i suoi figli non hanno praticamente la minima idea di cosa significhi il termine lavorare. Questa inconsapevolezza li porta a crogiolarsi tra le tasche del padre per soddisfare tutti i loro bisogni di figli ricchi. Secondo i critici è sostanzialmente una commedia dai toni per niente leggeri.
Pare che sia la rivisitazione di un film già uscito in Messico dal titolo “Nosotros Los Nobles”. Ma nella trama italiana, la storia si concentra proprio sull’incapacità di cercarsi un lavoro che purtroppo oggi attanaglia molti giovani del ventunesimo millennio anche nel nostro paese. Sostanzialmente tutta la storia sta avendo successo, perché si pregia di riuscire a far coesistere sia momenti di comicità, sia momenti che vogliono essere degli spunti di riflessione.
Quindi sostanzialmente l’insieme di tutto il progetto è quello di voler mettere assieme è il poter parlare liberamente e in maniera spensierata della disoccupazione giovanile, con un interrogativo abbastanza chiaro. Ovvero se siano i giovani a non voler trovare lavoro, fermi sull’idea che sia colpa della disoccupazione generale.
È a tinte forti quindi questa commedia che potrebbe beccare qualche critica da chi magari è stato fatto fallire propria da questa crisi, visto che parliamo di una situazione che non riguarda purtroppo solo i giovani. Ovviamente ci sono pareri contrastati ma i più vanno per il fatto che “Belli di papà” abbia trovato quella che è la formula adatta per strutturare la trama su questo tipo di problematica, in questo periodo storico, particolarmente delicato.
Il protagonista non sa come andare avanti, perché non ha fatto mai mancare nulla ai suoi figli, li ha sempre assecondati credendo di fare il loro bene. E invece proprio questa facilità nell’ottenere le cose porta i ragazzi a sbagliare ripetutamente, fingendo in alcuni casi di fare qualcosa e invece poi senza concludere niente.
A dargli filo da torcere è il figlio che crede di emulare le gesta del padre, in realtà senza concludere niente, la figlia che è prossima al matrimonio con un giovane che il padre epiteta come “un vero coglione”. L’uomo in questione è interpretato da Francesco Facchinetti, il quale di fatto si rivela essere solo un chiacchierone, imbroglione. Per non parlare del figlio maschio più piccolo il quale frequenta da due anni la facoltà di Psicologia senza aver dato mai un esame, tuttavia però si diverte con mezzo corpo docenti femminile.
Autore: admin
Lascia un commento!