In molti non sanno che non esistono solo gli estimatori di auto d’epoca ma anche coloro che sanno valutare e che conoscono bene la storia delle biciclette. Esistono di fatto anche molti restauratori, in questo ambito, persone dedite alle biciclette e che conoscono veramente ogni variante di ogni singolo dettaglio.

Esistono addirittura guide specifiche sul web nate per far appassionare o per istruire tutti coloro che hanno un minimo di amore per queste due ruote economiche e amiche della natura. Certo si vanno incontro a svariate difficoltà nel momento in cui però si tenta il restauro della propria bici d’epoca.

E a questo punto il web diviene un canale importante per lo scambio di giuste informazioni. Altrimenti si rischia, come per tutti i restauri di rovinare e di svalutare così la bicicletta. Di fatto ci basta veramente poco, le biciclette di un tempo non erano forti e resistenti come quelle moderne di oggi.

Oggi sul mercato, vanno molto le bici str scandium  ad esempio, resistenti agli urti e al tempo, la miglior offerta del mercato. Ma in realtà la spinta dei ciclisti sportivi arriva in contemporanea con quella degli amanti delle bici d’epoca. Spinti sempre di più dalla ricerca di una maggior conoscenza sul web.

Per cui nascono e si scatenano blog di esperti del settore che mettono in piazza la propria conoscenza e la propria passione. Prima di tutto, alla base c’è la conoscenza e la riuscita dell’identificazione di una bici d’epoca, senza scambiarla per una vintage. Di sicuro se riusciamo a leggere il marchio, possiamo fare un salto avanti.

Prendiamo ad esempio i marchi storici, Bianchi, Gloria, Touring e tanti altri ancora. Questi, sono importanti perchè oltre a marcare la bici, marcavano anche alcune componenti di esse. Per cui nel caso non si riesca a risalire a ciò che c’è sul telaio, in quanto risulta troppo sporca, basta ripulire anche le così dette parte bianche, ovvero le pedivelle e tanti altri pezzi.

Di fatto un tempo la marca delle bici veniva imposta marchiando il pezzo, a quel punto meglio conoscere e cercare la storia di quel marchio. Così sarà anche facile risalire all’anno della bici, di fatto molti marchi un tempo usavano marchiare le proprie bici con l’anno proprio di produzione.

L’anno in genere viene marchiato sulle calotte e sul perno del movimento centrale. Ad esempio nel caso di una vecchia Bianchi l’anno di fabbricazione si può trovare inciso un pò ovunque. Come sul manubrio e anche sugli assi dei mozzi, nel caso particolare della Bianchi, se non si trova la marca vuol dire che il modello è posteriore agli anni 50.

Nel caso in cui, la bicicletta risulta vecchia o comunque datata ma non risulta il marchio da nessuna parte, molto probabilmente si tratta di una bicicletta artigianale, assemblata manualmente. Di fatto in passato i negozi assemblavano le biciclette anche manualmente da sè, ecco quindi spiegata l’assenza del marchio.

Realizzate per un mercato più economico, con componenti generici realizzati per ditte di ricambi, legati al mercato locale. Ma non per questo di scarso valore economico.