Caffettiere 2.0: le nuove opportunità di lavoro
La rivoluzione web coinvolge anche una delle tradizioni più longeve e diffuse della storia italiana: quella del caffè. Vero e proprio rito collettivo, nella pausa lavoro o nel dopo pasto, oggi il consumo di caffè non è più soltanto un piacere, ma s’impone come tendenza 2014, rinnovandosi nei modi e nelle forme.
Gli specialisti del caffè
Perché nell’era 2.0 il caffè non viene più bevuto in maniera indiscriminata, senza cognizione di causa, ma s’impone come un momento d’eccezione all’interno di una giornata, lavorativa o festiva, cui riservare la dovuta attenzione, riscoprendo così un vivere più intenso, rallentato, spesso più vero: all’espresso classico, composto di una miscela di chicchi diversi, si sostituisce oggi il caffè monorigine, di cui si sa con certezza la zona di provenienza e le caratteristiche organolettiche distintive, legate al territorio ed ai metodi di lavorazione.
In risposta alla crescente attenzione della clientela, specie giovanile, per la qualità del caffè consumato si evolve anche la figura del “caffettiere”, che si propone nelle rinnovati vesti di autentico guru del chicco: egli deve non soltanto saper preparare una tazzina di caffè alla perfezione, ma anche consigliare i propri clienti nella scelta del chicco, dell’aroma, fornendo le informazioni richieste riguardo la provenienza, i tempi di coltura, gli eventuali abbinamenti consigliati (corretto o macchiato, accompagnato da un cioccolatino o da una fetta di torta, etc.).
Navigando in rete, è dunque possibile trovare numerose news offerte lavoro, in cui vengono fornite precise indicazioni a quanti si candidano per un posto, un tempo apparentemente “semplice”, di barista. Specie le grandi catene di questo inconfondibile aroma, sempre più diffuse anche nel nostro paese, indicano tra i requisiti degli aspiranti caffettieri titoli di studio (lauree o attestati di formazione professionale) legati alle scienze enogastronomiche, con competenze nel riconoscimento e nell’esposizione delle proprietà delle diverse colture di caffè. Fioriscono, per i caffettieri qualificati, anche le proposte legate ad un’idea “artigianale” del consumo di caffè: locali di dimensioni modeste interamente votati all’esaltazione della tazzina, con corsi rivolti alla clientela per insegnarle ad apprezzare le diverse varietà di chicchi, la maniera più corretta di preparazione, e in alcuni casi la possibilità di “farsi da soli” il proprio caffè, grazie alle miscele ed alle moke messe a nostra disposizione dai proprietari.
E quelli del caffè “corretto”
Se gli intertet caffè e i book-crossing bar sono ormai degli habituè delle piazze italiane, nascono sempre nuovi locali in cui, al consumo di caffé è possibile abbinare delle interessanti attività: ricevere lezioni personalizzate di chitarra o fare conversazione in lingua, farsi fare un’acconciatura o ricevere consigli di make-up, far riparare il proprio smartphone o godere di una visita medica, con misurazione della pressione sanguigna e dei valori glicemici. Questi bar multifunzione ricercano ovviamente personale qualificato ad offrire alla clientela i servizi proposti: parrucchieri ed estetisti, pet sitter per assistere eventuali animali di compagnia del cliente, tutor, informatici e altro ancora. Le proposte sono per lo più legate alle grandi città o alle località di mare, presso le quali è possibile contare su una clientela internazionale abituata a questi servizi nel paese di provenienza: ma c’è da dire che anche tra gli italiani questi particolari abbinamenti stanno conoscendo un successo crescente.
Insomma, mai come oggi il mondo ruota attorno ad una tazzina, purché di qualità!
Autore: chiara
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