Il consulente finanziario indipendente “fee only” è una figura professionale molto affermata oggi, ha uno status ben delineato e globalmente riconosciuto, come un avocato ( consulente legale) o un commercialista (consulente fiscale e amministrativo) o di un consulente aziendale.

Fee-only vuol dire letteralmente “solo a parcella”: questa espressione, utilizzata nel mercato statunitense, identifica, agli occhi dei un possibile investitore, il professionista che viene pagato esclusivamente dal cliente che è pertanto privo di qualsiasi conflitto di interesse.

È necessario pertanto poter sottolineare che il consulente fee-only non solo può percepire provvigioni/commissioni di alcun genere da banche, SIM, compagnie assicurative, SGR, è completamente fuori dalla vendita di prodotti finanziari o assicurativi ed è in grado di poter erogare un servizio di consulenza vero e proprio al cliente, che continuerà a poter

operare con la propria banca di fiducia (non c’è tuttavia alcun passaggio di denaro tra il  cliente e il consulente).

Per la Consob la consulenza, che consta essenzialmente nel poter fornire al cliente indicazioni molto utili per le sue scelte di investimento e quindi ancheconsigliare le operazioni più adeguate al suo profilo economico ed ai suoi obiettivi, è

composta da quattro componenti essenziali:

– il rapporto bilaterale consulente-cliente

– l’indipendenza del consulente rispetto agli investimenti consigliati

– l’inesistenza di limiti circa gli investimenti da consigliare

– la remunerazione derivante esclusivamente dall’onorario versato dal cliente

Ci sono molti libri e manuali che parlano delle tematiche relative alla consulenza finanziaria “fee only” e provano a dare al lettore una visione globale dello stato dell’arte in materia.

Sicuramente presente un capitolo in merito alla consulenza fee only nata più di trent’anni fa in nordamerica e dove oggi è ampiamente richiesta da più di metà degli investitori.

Si parlerà delle origini, della storia fino ai nostri giorni, si analizzerà la realtà dei network fino al servizio dei financial planner e dell’importanza di alcune certificazioni di

professionalità.

Un altro capitolo sarà servito dell’evoluzione legislativa della materia, si proverà a dare una disamina della nuova Direttiva Mifid, che descrive e istituzionalizza la figura professionale del consulente fee dando molta attenzione al problema dei conflitti di interesse degli operatori tradizionali e al ruolo del promotore finanziario quale agente di vendita monomandatario.

In un altro capitolo si analizzeranno gli scenari e i nuovi trend nel mercato della consulenza finanziaria in Italia, ponendo molta attenzione sull’ingresso nel settore degli studi professionali dei commercialisti che, con l’obiettivo di poter integrare la propria offerta con nuovi servizi si sono molto avvicinati alla consulenza fee only sia direttamente che attraverso partnership con professionisti fee only.

Altro argomento di analisi è lo start up dello studio o società di consulenza in cui sono anche approfonditi gli obblighi e le responsabilità del consulente, il contratto di

consulenza, la fattura, il tariffario e le varie adempienze per l’avvio dell’attività.

Si conclude con uno spunto sulla metodologia operativa concreta del consulente fee only

si entra quindi nel merito vero e proprio delle varie tipologie di prodotti finanziari e assicurativi commercializzati e, specialmente, si pone l’attenzione sui casi pratici di analisi che permettono di poter evidenziare le criticità e le asimmetrie informative relative ad ogni singola offerta del mercato

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