I condimenti balsamici sono prodotti che vengono ottenuti miscelando il mosto d’uva concentrato insieme ad un aceto di vino di qualità. Esattamente come accade per il tradizionale aceto balsamico, anche il condimento balsamico deve maturare in particolari botti di legno. Ciò consente di terminare il processo di fermentazione dell’aceto portando di conseguenza l’alimento ad acquisire profumo e sapore tipico del condimento al balsamico. Nelle prossime righe vedremo insieme nel dettaglio cosa sono e come si producono.

Condimenti e aceto balsamico: differenze

Innanzitutto è opportuno comprendere quali siano le differenze tra i condimenti balsamici e l’aceto balsamico. Porsi delle domande circa le loro diversità infatti, è del tutto normale, perché a causa degli ingredienti simili. e ad un processo di produzione altrettanto somigliante, viene fatta della confusione con l’Aceto Balsamico di Modena IGP. Il tradizionale D.O.P. al contrario viene prodotto esclusivamente con mosto cotto.

I condimenti si differenziano per la loro densità e consistenza, e non sono regolamentati da disciplinari come il tradizionale D.O.P. e il balsamico I.G.P. Per il medesimo motivo, tali condimenti non devono essere sottoposti a specifiche procedure d’invecchiamento. Persino la scelta dell’imbottigliamento è totalmente a carico del produttore, che per questo motivo può usare qualsiasi tipologia di contenitore. 

L’aceto balsamico invece, può essere commercializzato esclusivamente dopo un determinato periodo d’invecchiamento. In particolare, per il tradizionale DOP non è permesso l’utilizzo di additivi e dovrà essere imbottigliato esclusivamente in bottiglie di vetro da 100 ml con la caratteristica forma disegnata dal noto designer Giugiaro. Ad ogni modo, i condimenti balsamici devono la loro prelibatezza anche e soprattutto all’invecchiamento.

Questo perché vengono lasciati riposare in botti di legno per diverso tempo, passaggio che consente loro di acquisire differenti sfumature di sapore, variabili sulla base del tipo di legno utilizzato. Il ruolo dei condimenti balsamici è quello di impreziosire il sapore delle pietanze a cui vengono abbinati, quindi di donare diverse sfumature di gusto.

Alcuni esempi di condimenti balsamici

Tra i diversi prodotti commercializzati si trovano anche diverse tipologie di condimenti balsamici. Spesso i condimenti balsamici sono caratterizzati da un’acidità e da una densità variabile, e la loro preparazione avviene attraverso l’utilizzo di mosto di uva cotto e aceto di vino. Si tratta di prodotti naturali al 100% che non contengono conservanti, coloranti, addensanti, antiossidanti, dolcificanti e nemmeno solfiti aggiunti.

In sintesi parliamo di un prodotto libero dai vincoli normativi dei consorzi, che consente alle aziende agricole di comporre un prodotto in totale libertà secondo quelle che sono le tradizioni familiari. Tutto questo ovviamente, sempre e comunque nel massimo rispetto delle attuali leggi. Ad ogni modo, i condimenti balsamici possono contenere mosto cotto, aceto di vino, caramello, addensanti, coloranti, glucosio, fruttosio e aromi alla frutta.

La vendita di questi prodotti può avvenire addirittura dal giorno dopo la loro produzione. Sicuramente molti di questi prodotti, per gli amanti e i puristi dell’aceto balsamico tradizionale, sono lontani dalle loro abitudini alimentari, oltre che dalla loro passione. Questo però, non significa che all’interno di questo segmento non siano comunque presenti delle eccellenze, risultato di una tradizione ormai millenaria.