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Geishe moderne.

29 Luglio 2015Autore: admin Nessun commento

Il mondo orientale ha sempre affascinato tutti, in ogni sua forma in particolare in quegli elementi e quelle circostanze, apparentemente così lontane da noi. Figure così particolari, come la Geisha, nata come intrattenitrice giapponese, con abilità che includono il conoscere varie arti.

Dalla musica con il canto stesso e ovviamente anche la danza. Le geisha erano molto comuni tra il XVIII e il XIX secolo e non sono mai sparite, esistono ancora oggi, pare però in numero molto ridotto rispetto ai decenni passati. Questo forse perché la donna moderna si è evoluta, svolge lavori diversi ed è molto più autonoma.

Ma allo stesso tempo è l’uomo anche ad essersi evoluto, a cercare condizioni di vita diversa che lo portano più fuori casa, luogo dove la Geisha si esibisce. Il nome di questo personaggio assai particolare nasce proprio dal giapponese ecco perché come tutti i nomi giapponesi non presenta alcuna distinzione tra la forma singolare e quella plurale.

In lingua giapponese è formato semplice da due ideogrammi, ovvero da Gei che significa “arte” e da Sha che significa “persona”. Quindi diciamo che la nostra traduzione letterale potrebbe essere quella di una persona d’arte. Che poi potrebbe comunque prendere cadenze diverse, un po’ come le regioni in base all’accento.

Fra l’altro poi le differenze non si scorgono solo nel nominare la parola in se per se in base alle regioni ma principalmente in base anche alla tipologia di arti e mestiere che svolge in diversi luoghi. Vi sono ad esempio le Geiko, ovvero la Geisha delle terme. Queste sono assimilabili, almeno secondo il concetto giapponese alle prostitute, in quanto si esibiscono in alberghi o comunque di fronte ad un vasto pubblico.

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Geisha però ha un suo percorso da fare, preciso e sistemato, partendo dall’apprendista, la quale prende il nome di Maiko che tradotto significa danzante più fanciulla. La storia ci mostra che queste figure, anche se con altri termini in passato sono sempre esistite. Solo che prima prendevano il nome di Saburuko, si trattava di vere e proprie cortigiane specializzate nell’intrattenimento delle classi nobili.

Le troviamo nel VII secolo, anche se scompariranno pochi secoli più tardi. Per la cultura giapponese quindi si tratta di vere e proprie prostitute di alto bordo, le quali appunto ebbero molto successo fra gli aristocratici. Un po’ come accade in Italia per le nostre Escort di Bergamo , ogni mondo è paese e ogni paese ha le sue usate che si possano condividere o no.

Quella più simile all’attuale Geisha, ovvero la donna d’arte, la ritroviamo dal 1600 e la cosa più eclatante è che in principio erano uomini. Può sembrare molto strano, se paragonati ad oggi, eppure queste figure maschili avevano il compito proprio di intrattenere con danze, balli e battute di spirito gli ospiti. È proprio questo però che li rende simili ai nostri giullari e buffoni medioevali, con il passare degli anni presero il posto le donne, con la loro grazia riuscirono a soppiantare in pochi anni la figura maschile, diventando sempre più richieste. In particolare quando nel 1617, si rese la prostituzione legale, con il moltiplicarsi in tutto il Giappone di bordelli e case di piacere.

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