L’utilizzo e gestione di un database può risultare spesso articolato e complesso, ciò in particolare a causa della fragilità dei contenuti che con un minimo errore possono esser persi definitivamente mandando all’aria investimenti e lavoro connessi. I processi di monitoraggio e gestione sono molteplici, tutti dedicati alla salvaguardia dei dati archiviati in modo intelligente e pratico, e tra questi a spiccare è la deduplica che raramente sarà stata trattata nel linguaggio comune ma si propone come un metodo informativo di carattere basilare.

Per definizione la deduplica consente la segmentazione dei flussi di dati in entrata e risulta un processo particolarmente utile specialmente durante la fase di backup dati, primaria per le aziende quanto anche per le comuni persone. L’importanza del processo risiede nella sua capacità di analizzare i flussi in modo univoco confrontandoli con quelli precedentemente archiviati per evitare la duplicazione completa, ciò non a caso ottimizza gli spazi di storage evitando ulteriori costi sia nella fase di backup, agendo sui tempi ridotti in caso di flussi corrispondenti, che di archiviazione, intendendo quelli fisici dovuti alla gestione del server.

Si tratta quindi, come ben visibile, di un operazione altamente ridondante che permette la memorizzazione dei dataset ed il ripristino, evitando flussi ripetitivi, nell’arco di tempo imposto tra 30 e 90 giorni assicurando un processo di backup, ripristino e controllo, del tutto affidabile, professionale e soprattutto efficiente in tutti i termini di analisi grazie alla capacità di assicurazione un fattore fondamentale nell’ambito informatico: ovvero il rapporto efficienza-prezzo, sul quale si basano molte delle attuali metodologie di lavoro.

L’utilizzo della deduplica consente di analizzare in fase di backup quantitativi di dati notevoli, tipici delle aziende di media o grande entità, il tutto in poco tempo ed assicurando la compressione univoca degli stessi senza duplicazioni inutili. Quest ultimo aspetto garantire riduzioni stimate tra le 10 o le 30 volte le capacità dello storage, svelando un ottimizzazione che lo rende un processo indispensabile specialmente su disco fissi di grande capacità di memoria da sfruttare al massimo della loro resa.

La mancanza di una duplicazione costante e ripetitiva, al contempo, permette di rendere più efficiente anche la larghezza di banda poiché vengono archiviati file e dati generalmente ridondanti, mentre una parte resta inerte nel sistema, il tutto richiedendo minore quantità di dischi ed al contempo un flusso di trasferimento dati ridotto che, secondo la proporzionalità inversa, offrono meno consumo di risorse in termini di banda e corrente con conseguenti vantaggi economici per chi ne fa utilizzo.

Oltre questi aspetti, che naturalmente rendono il meccanismo particolarmente conveniente, va sottolineato come la deduplica dei dati vanti una facilità d’implementazione che pochi altri processi similari vantano, ciò grazie a sistemi di storage moderni che risultano indipendenti dalle applicazioni, e ciò consente di poter sfruttare sempre le principali modalità di backup ed archiviazione proprie del processo in modo trasparente nella maggioranza delle situazioni.

La scelta di questo meccanismo di punta quindi su affidabilità, compatibilità e sicurezza, tutti fattori che le aziende impegnate nella gestione di dati, per utilizzo personale o condiviso, non  sottovalutazione ed ai quali non rinunciano facilmente.