Ginecologo della fertilità, una figura specialistica importante
Il ginecologo della fertilità è un medico specializzato in ginecologia ed ostetricia che ha scelto di occuparsi esclusivamente di fertilità, infertilità, sterilità e in generale di medicina della riproduzione. Ciò non significa che non sia in grado di occuparsi di gravidanze e problemi ginecologici, ma che il suo ambito di lavoro e le sue conoscenze sono soprattutto rivolte ai problemi di sterilità ed alla loro risoluzione, comprese le tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA).
Il ginecologo della fertilità deve possedere determinate competenze: conoscenze approfondite di endocrinologia, andrologia e seminologia, embriologia e fisiopatologia della riproduzione. È inoltre in grado di effettuare ed interpretare ecografie, isterografie e tutte le tecniche diagnostiche necessarie. Generalmente, quando il medico di base si trova davanti ad una donna che non riesce a rimanere incinta, la indirizza verso un ginecologo della fertilità che possa prendere in carico il caso, prescrivendo senza perdite di tempo tutti gli esami diagnostici necessari: soprattutto in donne che sono vicine o hanno superato i 35 anni non bisogna sprecare tempo in esami lunghi e indaginosi, oppure seguendo false piste, ma effettuare subito tutti gli esami di primo livello per entrambi i partner per sondare il terreno cercando indizi, sintomi e segni di una possibile causa di infertilità.
La chirurgia deve sempre essere lasciata come ultima possibilità. Il ginecologo della fertilità prima di ricorrere alla chirurgia laparoscopica esplorativa deve tentare ogni strada possibile, anche riferendosi alla letteratura medica che può suggerire la presenza di una certa patologia. Ad esempio, ci sono casi di coppie virtualmente sane nelle quali dopo qualche ciclo di fecondazione assistita, la donna rimane incinta spontaneamente: questo perchè non è stato riconosciuto un semplice caso di anovularietà, ovvero di cicli non ovulatori, in assenza delle patologie che tipicamente provocano questa condizione. In questo caso non serve chirurgia esplorativa, non servono terapie ormonali, non serve fecondazione assistita, bisogna solo riconoscere il ciclo ovulatorio ed effettuare tentativi finalizzati.
L’importante, nei casi di sterilità di coppia, è affidarsi ad un ginecologo esperto di medicina della riproduzione che prenda in esame la coppia e non il singolo partner: può infatti accadere che l’uomo venga trattato per una carenza di spermatozoi, per poi scoprire dopo qualche ciclo fallito che la donna ha un fibroma uterino che impedisce la fecondazione. È importante non seguire false piste perchè questo tipo di approccio può portare la coppia a spendere inutilmente molti soldi e perdere anni di tempo, vedendo progressivamente calare la propria naturale fertilità. L’approccio globale è essenziale, così come l’esecuzione di esami congrui e sensati: si parte da semplici esami di primo livello, poco costosi e poco invasivi, per poi passare ad esami più approfonditi solo nel caso in cui i primi non avessero dato risultati.
I ginecologi per la fertilità di Roma collaborano generalmente ad un centro per la fertilità pubblico o privato, che possa assicurare una gestione multidisciplinare del caso e che esegua internamente gli esami diagnostici. In questo modo si può arrivare ad una diagnosi il più presto possibile e riducendo al minimo lo stress e le spese.
Autore: admin
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