Il consulente finanziario “fee only”
La consulenza finanziaria fee only è vista e interpretata come attività professionale, ovvero la totale assenza di rapporti di dipendenza o mandati di vendita da parte di banche, SIM, assicurazioni, e tanti altri.
L’attività deve essere remunerata dal Cliente, per poi poter essere svolta nel suo esclusivo interesse.
Questo è ciò che pone la basi naturali della qualità della consulenza:
- L’obiettività, innanzitutto deriva dalla mancanza di qualsiasi interesse commerciale che si dirige verso determinati prodotti o servizi. Tutto deriva dall’assenza di limitazioni al catalogo e specialmente per le informazioni a disposizione.
- L’autonomia economica ed organizzativa del consulente indipendente, che ha dalla sua la convenienza, ma anche la concreta possibilità di poter investire nella propria professionalità. Può pertanto avere come fondamento una autentica formazione, acquistare studi e analisi che sono indipendenti, può utilizzare strumenti e prassi che sono realmente studiati per la consulenza.
- L’orientamentoper la pianificazione in grado di poter coinvolgere potenzialmente tutte le aree: investimenti, finanziamenti, previdenza, assicurazioni; gestione degli equilibri finanziari e budgeting. Il vero obiettivo è la tutela complessiva degli interessi del Cliente che si rivolgerà sempre allo stesso professionista senza limiti di oggetto e di tempo.
Il consulente finanziario indipendente è una figura molto presene specialmente vista la luce della nuova normativa europea sui mercati e gli intermediari (la cosiddetta MIFID).
Vediamo l’esempio degli Stati Uniti, dove la figura del consulente finanziario fee only è molto presente e una realtà consolidata.
La definizione d’investment advisor è presente per la prima volta nel 1940, quando la Sec presentò delle leggi allo scopo di poter regolamentare i mercati finanziari americani.
Le leggi in questioni conosciute come Investment Advisers Act, descrivono il consulente d’investimento come la persona fisica o giuridica che, data la sua remunerazione, è in grado di poter svolgere il proprio compito e di fornire i consigli direttamente o indirettamente, tramite articoli e pubblicazioni, in merito proprio al valore dei titoli finanziari e all’opportunità o convenienza di un determinato investimento.
La definizione ha al suo interno sia i soggetti dediti alla vendita di prodotti e strumenti finanziari sia coloro i quali hanno come primo obiettivo il puro consiglio professionale, noti con l’espressione americana di consulenti fee only.
Quello che emerge dal case study del mercato Usa, mostro un evidente e sempre più crescente numero di professionisti indipendenti e una percentuale sempre maggiore d’investitori che vogliono rivolgersi verso questi per poter ottenere una consulenza obiettiva e totalmente priva da qualsiasi forma di conflitto d’interesse.
Gli intermediari finanziari hanno proposto di fronteggiare questa domanda di una nuova classe di professionisti presentando un’offerta di prodotti efficienti ed efficaci composti da trasparenza e da costi contenuti tanto da destare non poche preoccupazioni attraverso il canale della vendita.
Difatti quest’ultimo si è dimostro incapace di poter offrire alla propria clientela degli strumenti efficienti non remunerativi per una struttura commissionale particolarmente contenuta e pertanto inadatta a sostenere una rete di vendita.
E’ davvero particolare notare come le multinazionali dell’asset management e i grandi player internazionali si sono trovati a interagire con il consulente finanziario indipendente, il quale si è collocato nella relazione tra intermediario e cliente divenendo uno dei principali protagonisti del mercato.
Autore: benw
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