Le vacanze sono finite per molti italiani ma le nostre strade continuano ad essere percorse da numerosi turisti, grazie al clima che continua a promettere buone giornate. E per ripagare la scelta di tutti questi turisti passati e futuri, molti bar e ristoranti hanno deciso di far ruotare il personale pur di non chiudere, per tutto il mese di agosto.

Ma non solo, si è dato il meglio di se con ogni tipo di delizia italiana che si potesse offrire. Effettivamente basta mettere il naso fuori dal nostro paese per una breve vacanza che la prima cosa che viene a mancare è proprio il cibo. Per cui chi viene in Italia vuole e deve essere inebriato dai nostri profumi.

Ma per offrire il meglio, si deve investire in meglio, come ha fatto chi ha colto la palla al balzo per rinnovare il proprio locale. Rinnovare un locale che offre cibi e bevande vuol dire servirsi della tecnologia migliorata, soprattutto per risparmiare. Un po’ come quando a casa si compra il frigo classe A++.

Certo la spesa al principio c’è e si sente, ma questa viene ammortizzata sulle bollette successive e a sentirlo sarà anche chi degusterà i cibi che conserva. Basta affidarsi ai professionisti, a chi tutti i giorni è alla ricerca di soluzioni migliori, come le vetrine refrigeranti , che permettono al cliente di poter gustare prima con lo sguardo.

E così via con il meglio della cucina italiana, pasta a volontà per le vie più importanti e per i borghi dei centri storici. A favore poi la legge che permetteva a chi non ha macchinette da gioco all’interno del proprio negozio di potersi estendere all’esterno, senza pagare ulteriori tasse.

E i prezzi sembrano essere stati anche abbastanza leggeri, insomma nessuno o almeno sembra, si è approfittato della situazione. Insomma i turisti per la modica cifra di 10euro potevano tranquillamente degustare un piatto tipicamente italiano, accompagnato da una bevanda per rinfrescarsi.

Certo in alcune zone si è giocato male, con i piatti tipici ma ad avere la meglio, sono state sicuramente le località sarde, campane e laziali. Mentre male risultano essere andati i ristoranti pisani che invece sono risultati chiusi per la pausa estiva e chi era aperto apriva praticamente solo a cena.

Insomma visto che non vi è alcuna legge che impone l’apertura di un ristorante nel periodo estivo, tutto è stato a discrezione dei commercianti. Eppure la richiesta di tenere aperto quest’anno è stata alta, visto e considerato che i turisti sul territorio italiani sono aumentati. Qualche bar si è arrangiato con i precotti, servendo così cibo riscaldato, insomma non facendoci per niente un bella figura, gli europei sono bravi a rendersene conto velocemente se il cibo è buono o no.

Certo la colpa non è totalmente loro, i bar non possono tecnicamente avere una cucina, ma per sfamare i turisti a ora di pranzo se ne sono inventate di ogni. Sfornando così dalla pizza alle linguine precotte. Pare infatti che se gli italiani all’estero si arrangiano con i negozi di alimentari, in alcuni centri italiani nel bel mezzo delle feste non sia possibile, perché sono stati aperti solo la mattina.

Un peccato per le eccellenze enogastronomiche di Pisa.