Il mondo immobiliare è in ripresa. A dirlo non siamo certo noi, bensì le statistiche pubblicate sul web. Questa notizia ovviamente farà molto piacere a chi vende e meno a chi compra, poiché chi vende vedrà la casa non deprezzarsi troppo mentre chi compra dovrà sborsare più di quello preventivato. Eppure fino a due anni fa le cose erano ben diverse. Pensate per esempio agli immobili lusso a Sanremo dove le cifre oggi sono tornate ad essere in linea con i prezzi di 6 – 7 anni or sono. Prezzi precedenti la crisi che abbiamo tutti subìto e che senza timore abbiamo però affrontato. Non è stato facile per milioni e milioni di italiani doversi reinventare dal giorno alla notte. Sono stati mesi ed anni difficili per tutti. C’è gente che è stata costretta a vendere casa non per volere o per lucro, ma perché unica soluzione al pagamento dei debiti contratti. Ci sono coppie di novelli sposi che sono tornati a vivere in casa dei genitori perché non riuscivano più a fare fronte alle spese di gestione della casa. Insomma, la situazione non era buona e ancora oggi non lo è. Non dobbiamo infatti prenderci in giro visto che siamo tutti sulla stessa barca. La tempesta è finita si, ma ora bisogna conteggiare i danni e soprattutto cercare di avvistare la terra ferma.

Non è un caso che il governo abbia varato delle riforme per far sì che il nostro paese possa rimettersi in piedi e iniziare di nuovo a camminare. Abbiamo sempre tenuto duro, negli ultimi 5 anni soprattutto, senza che nessuno ci avesse mai messo nelle condizioni di poter chiedere aiuto. È quindi bene sottolineare anche le cose positive e non solo quelle negative. Una ripresa seppur minima va incoraggiata e non scoraggiata. Ci sono però persone che la vedono esattamente all’opposto. Una ripresa di un paese in deficit resta pur sempre un deficit per loro. Forse è vero, ma permetteteci di dire che dopo anni ed anni in cui abbiamo solo sentito parlare di crisi, di finanziarie, di commercianti storici costretti a chiudere, di immobili che non si vendevano quasi nemmeno a prezzi regalati, un po’ di ossigeno ci fa bene. Tuttavia non possiamo di certo esultare. La situazione continua a non essere delle più favorevoli per chi decide di fare un investimento. Allo stesso modo però, chi investe nel mattone fa un investimento oculato. La lenta ripresa concede infatti di poter tornare ad investire in un settore che stava perdendo l’anima e che oggi però torna a dire la sua in un mercato globale governato dal deficit. Ciò che conta a fine mese sono sempre i numeri. Potete avere un conto in rosso di migliaia di euro oppure avere qualche centinaia di euro in attivo. La differenza è sostanziale, anche se non vuol dire che avete vinto alla lotteria. Bisogna quindi soppesare le parole ed allo stesso tempo lanciare un segnale di positività a chi vuole investire ancora nel settore degli immobili.