L’appello dei commercialisti a favore degli alluvionati.
Lo Stato di fronte ad ogni problematica da risolvere rallenta, decelera e spesso mette persino la retromarcia anche quando dovrebbe correre per mettere tutti a riparo. Allora cosa succede quando il popolo si stanca? Succede che finalmente si vede di che pasta è fatta quel popolo composto anche di esperti della finanza e persone di cuore.
Ed è così che è partito l’appello di tutti i commercialisti, compreso quelli per la consulenza fiscale di Milano in favore degli alluvionati di Genova, a causa delle tasse e dei tributi a loro carico. L’Italia è posta da troppo oramai sotto la morsa del maltempo e di certo non c’è bisogno che anche lo Stato ci metta il suo zampino per far andare tutto storto.
Di conseguenza a pensarci è stato l’ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, delle città alluvionate due mesi fa, nell’ultimo ottobre e si rivolgono tutti insieme al Governo per chiedere un intervento in materia tributaria. Presentando per l’esattezza tre istanze nei confronti dell’esecutivo.
Il primo comincia con una parte della richiesta di una proroga della sospensione per tutti gli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi scattati nei confronti di tutte le vittime dell’alluvione. In precedenza era già stata prevista una sospensione ma questa scadrà infatti prossimamente, il 20 dicembre.
Oltre a questa revoca, si chiede che vengano previste in tempi abbastanza veloci e repentini il ripristino dei versamenti sospesi per le popolazioni colpire da questa triste storia. Insomma un bel guazzabuglio, considerando che dopo lo scorso novembre erano emersi dati che rilevavano il compito dell’Agenzia delle Entrate.
Tale compito consiste nell’accertarsi delle cause di non punibilità delle violazioni che derivano da cause particolari, di forza maggiore come catastrofi naturali. Come ultima richiesta ma non per importanza gli ordini hanno chiesto che si provveda all’emanazione di un vero e proprio provvedimento normativo.
Tale provvedimento agisce nell’ambito delle misure di protezione civile, di conseguenza si muove in caso di eventi calamitosi, proprio come gli ultimi fatti che hanno sconvolto la città e dispone ovviamente in maniera libera e in modo uniforme sul territorio. Può applicare la sospensione di versamenti e di ogni altro genere in favore delle popolazioni colpite.
Tali richieste sono un vero e proprio sollievo per il cuore dei genovesi e nascono proprio dal fatto che nessun provvedimento è stato fatto in favore delle persone colpite da questa disgrazia. Parliamo di persone che hanno perso tutto, nei casi migliori la macchina o lo scantinato e sono comunque andati in contro a spese di un certo tipo in seguito.
Di fatto gli eventi alluvionali, anche se accaduti nel mese di ottobre incidono ancora oggi nella vita e sulle spese di chi vive e lavora in quella città. Spese che fra l’altro non è la prima volta che nascono, visto e considerato che i genovesi ogni volta che si trovano in difficoltà si sono sempre dovuti arrangiare da soli, spendendo dalle proprie tasche e dal proprio cervello, idee nuove per sopravvivere ad un’eventuale nuova catastrofe.
Insomma non resta che sperare bene in una risalita meno complicata.
Autore: admin
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