Le auto del futuro.
Crisi o non crisi i patiti attenti all’ultimo cellulare in uscita, all’ultima moto o all’ultima auto sono sempre presenti e studiano sempre, in modo da conoscere, date uscite e dettagli vari. Allora in vista dell’uscita della prossima auto del futuro che sarà presentata ad ottobre nel salone parigino è bene darle un occhio nel dettaglio.
È la Peugeot che pensa alla nuova ibrida del futuro, questa volta non più a corrente, con le sue pesanti batterie ma a aria compressa. Se bene il marchio francese nel 2008 aveva già annunciato qualcosa oggi si è pronti con l’uscita per le presentazioni al pubblico. Ma per il mercato è ancora troppo presto, se ne parlerà almeno per l’anno 2020.
La decisione arriva dal fatto che le auto elettriche si conquistano lentamente e a fatica una piccola fetta di mercato. Questa nuova tecnologia mira oggi a rendere obsoleto il vecchio sistema con i pacchi di batterie che metteva le persone in condizione di poter acquistare questo veicolo solo ed unicamente se vi era a disposizione una presa a cui collegare alla fine la macchina, senza di quella non si poteva andare da nessuna parte.
Per non parlare dei tempi di ricarica, certo oggi su questi particolari non fanno trapelare molto, ma almeno ci spiegano cosa si prevede. Il sogno è stato portato avanti dall’alleanza fra Peugeot e la Citroen che vedeva già nel 2008 un annuncio di un auto denominata Hybrid Air, oggi invece prende il nome di Hybrid Air 2L, un ibrido fra benzina e area compressa.
Pare che la nuova vettura sia però molto promettente, grazie alla sua aerodinamicità, con un peso ridotto sotto i 900 kg, grazie ai materiali scelti e all’assenza di ingombranti batterie. Di fatto di lei fa parlare proprio per la sua leggerezza, sia fuori che dentro. Esteriormente è totalmente diversa da un normale veicolo, parlano chiaro le lamiere in acciaio www.tagliolaser.net.
Le pareti sono assottigliate e vi sono delle prese d’aria che riducono ai minimi termini l’attrito con l’aria. Andando persino a ricoprire il sotto scocca, ovviamente non va dimenticato l’assetto ribassato, tipico delle auto da corsa. Tutto ciò che è dannoso per l’aerodinamicità, non è detto che lo sia per la sicurezza.
È il caso degli specchietti, sostituiti da delle telecamere inserite in alcuni incavi. Lo spoiler sul lunotto non può mancare, con dei copri pneumatici altrettanto leggeri e altrettanto amici dell’aerodinamicità, di nuovissima generazione. Con un risultato finale che la rende il 20% più leggera del modello base.
La scelta dei materiali per le auto del futuro è fondamentale, un altro tipo di auto che il futuro non vede l’ora di abbracciare è il modello acquatico. Prima un misto fra sogno e fantascienza oggi, un misto fra sogno e realtà. È da quasi 50 anni che o studio su auto ibride fra terra e acqua va avanti.
L’ultimo progetto funzionante in maniera perfetta è il modello definito Amphicar, del tedesco Hanns Trippel. Cercandola su internet si scoprire che risale agli anni ’60 e che furono prodotti ben 4mila esemplari.
Autore: giuseppeleo
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