L’hip hop italiano si evolve.
L’hip hop italiano si evolve sempre di più, così come ci viene trasmetto contaminato di stili provenienti da varie culture, grazie alle palestra si è trovata una nuova mentalità e un’affermazione più aperta nel mondo della danza. Lo dimostra un programma recente che si svilupperà fra il 9settembre e il 4 novembre, si tratta di un nuovo programma innovativo e ricco, grazie alle sue moderne sperimentazioni 3D.
Questa idea nasce a Torino, per il famoso evento Torinodanza, l’edizione del 2015, diretta da Gigi Cristoforetti, verrà realizzata nel Teatro Stabile di Torino. Questo nuovo programma si pone lo scopo di attrarre l’attenzione di un pubblico più svariato, svariato per età, per stile e per pensieri.
Recentemente abbiamo visto e apprezzato, grazie ad alcuni programmi televisivi, l’uso multiplo della tecnologia associato alla danza e in generale al movimento corporeo. Uso che ha visto la partecipazione di gruppi di ballerini di ogni genere che ormai da anni, svolgono questa attività, evolvendosi sempre di più, cercando sempre un nuovo modo per stupire il pubblico.
Ecco su questo principio si basa questa idea, il festival vuole offrire questa volta performance che ibridano la danza con dettagli teatrali, effetti cinematografici, stili circensi, accogliendo poi anche le influenze hip-hop e appunto le sperimentazioni in 3D. il programma sarà ben strutturato, si tratta di 19 spettacoli ma non solo, ci saranno anche 26 rappresentazioni, 5 prime nazionali e 7 coproduzioni.
Ma non finisce qui, ci saranno addirittura ben 15 compagnie ospitate provenienti da ben 7 diverse nazioni, dall’Argentina al Belgio dalla Francia alla Germania. Ovviamente però ci sarà immancabile anche l’Italia, i Paesi Bassi e dulcis in fundo, la madre dell’hip hop, gli Stati Uniti. Secondo gli ideatori, questo sarà un grande modo per attraversare ogni tipo di barriera e di frontiera, simbolo fondamentale dell’epoca storica in cui viviamo, dove non siamo più cittadini del nostro paese ma del mondo.
Questo oggi non è fondamentale solo per lo sviluppo del senso della coscienza ma anche per la possibilità di aprirsi sempre un numero crescente di opportunità. Riallacciandosi così al vecchio e originale modo di pensare dell’hip hop di strada. Opportunità nuove per sfuggire ad un clima e ad una storia che sembra non volerci appartenere, così come nel Bronx si fuggiva e si sfugge ancora, dal dramma della povertà, della droga e del razzismo.
L’arte di oggi, vuole solo aggiungere un valore in più, senza dimenticare la storia, ella non vuole altro che ricostruire un senso di umanità e di speranza. La speranza è che questo progetto non si fermi qui e che anzi venga preso ad esempio per tutti quelli che hanno bisogno di mostrare che i giovani oggi, i giovani italiani sono qualcosa di più.
Ecco perché serve l’unità, quell’unità che manca tanto nel nostro paese e che le espressioni artistiche come la danza, così formata ed evoluta, può portare. Riuscendo ad ammaliare e ad incantare tutti, dai bambini agli anziani, da chi non si è mai avvicinato a nessuna forma e a nessuna arte di movimento del corpo ma che allo stesso tempo è attratto da quel nuovo lato tecnologico, quell’altra faccia che oggi ci mostra.
Autore: admin
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