Lo Zen e l’Arte di Innamorarsi è un recente volume della dottoressa Brenda Shoshanna, psicologa e psicoterapeuta di fama internazionale con alle spalle quasi trentanni di pratica clinica. Diciamo questo per chiarire che non si tratta di un testo, redatto dal primo venuto spacciantesi per esperto della materia, ma del frutto di un’attenta ricerca sui rapporti di coppia, realizzata da chi ha avuto modo di confrontarsi con diversificate esperienze, coppie di diverse età e condizioni sociali afflitte dai comuni problemi relazionali, quali l’insicurezza, le gelosie o il distacco, persone sole che avevano perduto la speranza e talvolta, a causa delle frequenti delusioni, anche l’interesse nei confronti dell’Amore.

L’approccio all’innamoramento attraverso la pratica Zen, proposto all’interno del testo, risulta per certi aspetti rivoluzionario, anche se in realtà non fa altro che riportarci ad una condizione più naturale ed organica di vivere il rapporto di coppia, privandolo della frenesia e della determinante finalistica, che attanagliano le relazioni contemporanee impedendole un sereno svolgimento. I fondamenti su cui si basano gli insegnamenti presenti sono quelli della calma e dell’accettazione: qui nessun aspetto della nostra vita, dalle quotidiane pratiche esistenziali agli impegni lavorativi ai rapporti intra ed interfamiliari, viene messo da parte come insignificante o rifiutato. Solo attraverso la comprensione dell’intima coesione delle molteplici attitudini, che caratterizzano la nostra personalità e le nostre esperienze di tutti i giorni, potremo entrare in piena sintonia con noi stessi e, quindi, aprirci finalmente all’accettazione dell’altro, nei suoi pregi e nei suoi limiti.

Scrive infatti l’autrice: “L’amore non ha niente a che fare con il comportamento dell’altro. Non ha niente a che vedere con i tentativi di cambiarlo per farlo aderire ai nostri valori e ai nostri sogni. Questa è manipolazione egoistica” (p.65). E ancora: “Non possiamo essere totalmente per l’altro se prima non siamo totalmente per noi stessi. Ciò non significa egoismo o attenzione solo per se stessi: significa sapere chi siamo e dove siamo, sentire il contatto dei nostri piedi con la terra. Significa essere uniti al nucleo del nostro essere, il nostro sé intuitivo. Senza questo contatto, è facile diventare preda di tutto ciò che ci accade e diventare foglie portate di qua e di là dal vento” (pg. 92).

Grazie alla sua scrittura solo apparentemente semplice, ma di grande impatto emotivo, Brenda Shoshanna riesce ad intervenire efficacemente su un tema spesso considerato inflazionato, quale l’eternamente celebrato Amore, facendoci riflettere su alcuni suoi aspetti inattesi, come la sua piena aderenza alla vita, la sua pervicace presenza in ogni aspetto della nostra quotidianità, che viene profondamente modificata dalla sua presenza, senza per questo ridursi ad un mondo di fantasia. Tutti noi sappiamo quanto sia difficile impegnarsi in una seria relazione amorosa, sovraccaricati dagli impegni di ogni giorno, dagli obblighi verso i famigliari, gli amici, la società: scegliere di amare è un impegno, che riusciremo ad affrontare soltanto se riusciremo a cogliere la ricchezza, che da questo sforzo deriva alle nostre vite, apparentemente vuote e prive di senso senza di essa.

Il grande merito del libro è quello di insegnarci anzitutto a diventare disponibili all’amore, ad abbandonare le barriere difensive che abbiamo (talvolta inconsapevolmente) eretto a nostra difesa, per essere pronti ad accogliere quanto di bello ci riserva ogni giorno la vita. Una volta presa consapevolezza di ciò, saremo pronti ad intraprendere una relazione sentimentale basata sull’autentica affinità elettiva, sul rispetto e la comprensione reciproci: per questo potremo allora scegliere di entrare a far parte della bella community di questo sito d’incontri, dove a cercare l’amore sono tante persone interessate come noi a colorare di autentiche emozioni le proprie vite.