Ma come si diventa pizzaiolo? Semplice: corso Pizza
Preparare una pizza è una capacità ricercata antica. C’è prima di tutto bisogno di un’ottima manualità, di conoscere tutti i segreti della lievitazione e di utilizzare le migliori materie prime. Si tratta di tre elementi che uniti in una formula unica contribuiscono a creare una pizza perfetta. Non bisogna credere però che si tratti di un mestiere a cui si approda facilmente e con approssimazione: la preparazione ha il suo peso e può essere ottenuta impegnandosi a fondo. Da una parte ci sono i corsi professionali organizzati dalle diverse Regioni o da aziende private che si occupano di formazione del personale, e dall’altra il tirocinio sul campo accanto a un maestro pizzaiolo.
Una volta stabilità la necessità di impegnarsi e di prendere sul serio questa professione culinaria che ha reso l’Italia famosa nel mondo, vediamo nel dettaglio quali passi bisogna compiere per diventare dei bravi pizzaioli.
Il pizzaiolo deve prima di tutto conoscere alla perfezione tutti gli ingredienti che contribuiscono a ottenere una pizza saporita. Questo significa padroneggiare farina, lievito, acqua e sale, oltre al rapporto che si ha tra loro per dare origine alla lievitazione. Per fare in modo che l’impasto lieviti al meglio, è necessario tenere in considerazione anche degli agenti esterni come il clima e quindi la temperatura esterna.
Bisogna inoltre saper manipolare l’impasto e conoscere al meglio le tecniche di cottura, che cambiano in base al forno che si ha a disposizione. Questo significa conoscere a fondo gli strumenti che bisogna utilizzare come forno a gas, forno elettrico e forno a legna. Una giornata di lavoro tipica prevede che si realizzi l’impasto, si divida in palle di pasta e si attenda il tempo giusto per la lievitazione. Il proprio magazzino deve essere ottimizzato al meglio e bisogna prestare particolare attenzione alla pulizia personale e del luogo di lavoro. Per quanto riguarda l’orario di lavoro è fondamentale mettere a disposizione il proprio fine settimana quindi serve massima flessibilità. Le pizzerie, che siano a taglio o da tavolo, sono frequentate prevalentemente durante il week end e nelle ore serali.
Ma come si diventa pizzaiolo? Come abbiamo già accennato poco più su, la via più comune in questi ultimi anni è la frequentazione di un corso pizza specifico. Questi si dividono in due parti diverse, la teoria e la pratica. La teoria si concentrerà prevalentemente sulla conoscenza delle varie materie prime e dei diversi impasti possibili. Questo significa conoscere farine, lieviti, acque dalla diversa pesantezza e componente naturale. Un altro aspetto fondamentale della teoria, se non uno dei più importanti, è con certezza la cottura della pizza che varia in base al forno e ai materiali utilizzati, come la legna. Chiudono questa fase le norme sulla manutenzione e la sicurezza dei locali. Nella parte pratica si imparerà a maneggiare e impastare, a rendere la propria pizza elastica. Alla base di questo, poi, c’è anche l’utilizzo delle diverse impastatrici, la stesura e la farcitura. E’ necessario infine mettersi alla prova con i ritmi effettivi della professione imparando a lavorare in velocità, mantenere l’attenzione e saper riparare con agilità agli imprevisti. In secondo luogo, poi, è un valore aggiunto avere appreso tecniche diverse. Diventare pizzaiolo rappresenta i una possibilità interessante.
Autore: admin
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