La crisi ha cambiato i nostri tempi in maniera così radicale da imprimere la sua volontà anche nelle nostre usanze, indipendentemente dal fatto che esse siano cristiane o pagane. Chi più di tutti ne ha patito è sicuramente il matrimonio e ovviamente con esso tutti gli scomparti e gli esperti che lavorano in questo campo.

Per fortuna che c’è sempre chi ha una bella esperienza salda alla spalle, come spesso capita ai ristoratori e a qualche seria agenzia matrimoniale  che ha sempre qualche trucco nascosto della manica e che vuole aiutare chi vuol realizzare il proprio sogno, sposandosi e magari avendo una famiglia.

Persone che a volte fungono da veri e propri psicologi che ascoltano e provano a capire anche a livello emotivo chi si trovano avanti. Oggi grazie ad uno studio americano arriva l’idea che ci siano elementi che possono aiutare ad ambire ad un matrimonio felice. Il primo è quello di evitare totalmente di sposarsi solo ed unicamente perché si è arrivati ad una certa età.

Chi economicamente infatti, non ha problemi tende comunque a fare il passo che può risultare più lungo della gamba nel momento in cui si ci sposa con una persona che magari poi alla fine si conosce poco. Per il matrimonio non esistono limiti di tempo, l’orologio biologico non ne mette di limiti al riguardo, come accade invece per i figli.

Si vede infatti, anche se raramente persone mature che solo quando i figli sono già belli che grandi decidono di fare il grande passo. Quindi questo è di sicuro un passo avventato da evitare, meglio iniziare prima con la convivenza, in questo modo si ha comunque un riscontro del proprio partner durante la quotidianità.

Un secondo fattore riguarda la consapevolezza di quello che si vuole, in particolare sul concetto figli. Molte donne hanno il desiderio di averne ma ce ne sono molte altre ancora che hanno il desiderio opposto, idem per gli uomini. E non si può pensare di instaurare un matrimonio sul concetto “va bene poi ne parliamo”.

E ciò ci fa entrare nella terza legge, fondamentale è infatti il bisogna di parlare sempre e comunque di qualsiasi cosa che sia un problema, un pensiero o un idea con il proprio partner. Altrimenti si rischia di portarsi qualcosa legato al dito per un lungo tempo, di conseguenza poi ogni cosa accadrà a quel punto verrà inesorabilmente ad accumularsi ai fatti precedenti.

A quel punto una minima tensione rischia di farci saltare come la caldera del Vesuvio durante il 79 che distrusse Pompei. Solo che con un’eruzione del genere si può rischiare di danneggiare e di colpire chi si ama, scalfendo tutto il castello d’amore che si era creato. Lo studio poi ricorda a tutti di quanto sia importante il livello di maturazione.

Molti pensano che sposeranno il fidanzato o la fidanzata del liceo ma la realtà è che non bisogna mai dare ciò per scontato. Questo perché tutti maturiamo, l’anno successivo non siamo mai come l’anno seguente e non è detto che maturiamo tutti allo stesso modo. C’è chi è già pronto per sposarsi a 25 anni e chi lo è a 35 ma c’è anche chi a 50 non vuole proprio pensare al matrimonio.