Operai moderni.
Con la crisi che oggi attanaglia l’Italia molte persone si sono dovute reinventare o semplicemente si è dato più adito a chi faceva lavori che prima non venivano considerati più di tanto, magari semplicemente perché non davano risultati immediati come accadeva per altri campi.
Oggi, quelli che lavorano sul web li chiamano operai digitali o più simpaticamente operai 2.0. di fatto come gli operai tengono in piedi una fabbrica loro tengono in piedi interi siti web. Fanno una miriade di lavori che non ci si riesce neanche ad immaginarli eppure sono lì e tutto quello che noi sul web possiamo vedere esiste perché esistono loro.
Persino in America, Obama ha dichiarato che secondo le stime nel 2022 i posti aumenteranno di un altro milione e mezzo. Nel nostro paese invece l’ultimo censimento è stato fatto nel 2011 e si contava quasi mezzo milione di abitanti. Tutto si dice sia partito dall’America, dove migliaia di persone venivano pagate, anche poco per lavorare in maniera ripetitiva sul web.
Rivestono veramente numerosi compiti, esistono veri e propri architetti del settore, content manager o anche detti content editor, montatori, addetti al merketing, tecnici, social media manager, grafici di ogni genere, specialisti del suono e del video. Sono per lo più mestieri creativi certo ma la differenza è netta per ognuno di loro.
Spesso dietro ad alcuni di questi lavori si celano mansioni ripetitive e meccaniche, dove non vi è alcun paragone con il lavoro dell’operaio nella fabbrica ma sicuramente da definire alienanti. Eppure queste persone sono abituate ad andare avanti senza orari e a lavorare da casa come un tempo facevano i parrucchieri e le sarte.
Il potere contrattuale, secondo Patrizia Tullini, una docente del diritto del lavoro all’università di Bologna, è nelle mani dei committenti. Per cui bisogna allargare la mente e capire che alla fine anche questi risultano essere veri e propri operai che sono ancor meno tutelati, rispetto a quelli che lavorano nella fabbriche.
E così sul web si sono raccolte storie di persone che sono in quest’ambito da più di 10 anni e che non hanno mai lasciato, nonostante lo stress, a causa della sicurezza che riusciva ad apportare. Molti poi hanno studiato per vivere e lavorare in questo mondo, quindi chi c’è riuscito oggi è felice, anche se nel nostro viene sottopagato.
Parliamo di persone che vivono la loro vita seduti ad un computer e che forse dovrebbero avere un minimo di visibilità in più. Visibilità che si può ottenere già solo parlandone, già solo raccontando l’esperienza di uomini che vivono le loro giornata avanti ad uno schermo di computer.
E pensare che una volta, in realtà fino a non molto tempo fa questi venivano nominati smanettoni, oggi hanno nomi che sembrano provenire da grandi aziende americane. Una cosa di cui ci si rende conto dopo aver letto tutte le storie che si hanno a disposizione è un particolare che alla fine accomuna tutti.
Lo sanno bene anche i professionisti che lavorano ai siti web Ferrara. Il tempo passa, passa al computer senza che nessuno se ne accorga, si salta il pranzo molto facilmente, senza volerlo.
Autore: giuseppeleo
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