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Piede e postura: l’importanza dell’arto nel complesso strutturale anatomico

17 Giugno 2014Autore: ciro Nessun commento

piede-legamentiTra le patologie che possono essere correlate ad una cattiva postura, con effetti di riflesso gravi e spesso sottovalutati sull’intero meccanismo sistemico corporeo a carico di diversi apparati, spiccano quelle relative al piede, ritenuto da sempre un semplice arto deputato al movimento ed al sorreggimento corporeo ma in realtà un vero prodigio strutturale nell’ambito fisico.

Il piede, anatomicamente parlando, si articola su circa 26 ossa, con 33 articolazioni sulle quali sono impianti 114 legamenti necessari al posizionamento di circa 20 muscoli corredati da 250.000 ghiandole sudorifere, il tutto per una fisiologia nei meccanismi di contrazione che consente di reggere la postura umana e quindi l’interno peso, al quale partecipa tutto il sistema scheletrico, sia assile che appendicolare, e quindi i relativi organi contenuti nella principali cavità corporee, il tutto senza soffrire particolarmente gli esiti a lungo termine, ovviamente a meno di posture scorrette che nel lungo termine possono generare complicazioni.

Per comprendere l’effetto che una scorretta postura può indurre su di un piede bisogna capirne meglio la divisione strutturale, essendo articolato su 3 parti principali definite come avampiede, ovvero dita e metatarsi, mesopiede, le ossa dell’area centrale, ed infine il retropiede, dove troviamo le ossa terminali tra le quali il pilastro come elemento portante per una corretta gestione del peso, scaricandone opportunamente le varie forze lungo l’intera struttura, ed è proprio su tale principio che una postura negativa può creare problematiche: il peso si scarica irregolarmente su aree incapaci di reggere certi urti, traumi a lungo termine, dando vita a problemi come la cefalea, la sciatalgia, il mal di schiena oppure le algie alle gambe, sebbene quest ultimo sia meno frequente e vabiabile.

L’intero equilibrio, il funzionamento di tutto il corpo, si basa quindi su di una POSTURA corretta ed adeguata, posizionandosi come filo conduttore di una fisiologia sempre più complessa ed attenta alla valutazione delle singole aree di competenza, non più quindi ispezionando i problemi in modo meccanico e non oltre certi confini stabiliti dai punti d’insorgenza, grazie alla consapevolezza che spesso i fastidi localizzati possono avere origine da aree completamente diverse da quella sintomatica.

In tal senso il sistema posturale è particolarmente complesso essendo a sua volta strutturato su SNC ed SNP, ovvero il sistema nervoso centrale e periferico, muscoli, articolazioni, il piede, sistema cutaneo, occhio, orecchio interno, quest ultimo fondamentale per l’equilibrio, e l’apparato stomatognatico, composto da lingua e sistema occlusale, non a caso il SNC ricevendo le informazioni ottenute da ognuno di questi elementi può maturare la consapevolezza del corpo nello spazio equilibrandone la posizione ed impostando quindi la postura adeguata per bilanciare i carichi.

Ecco i motivi quindi per l’esistenza di piani di prevenzione posturale che evitano l’insorgenza di patologie multiple, che possono verificarsi sia simultaneamente che non, a carico di aree diverse coinvolgendo proprio gli elementi chiave deputati a tale compito nel sistema posturale, con sintomatologie capaci anche di deviare in fase di diagnosi, facendo pensare quindi ad altro rispetto al reale problema, con difficoltà, pur individuando la causa, nel ripristinare lo stato fisiologico se l’alterazione è persistita per lunghi periodi.

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Autore: ciro

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