Russia America e Siria: Via le armi chimiche entro giugno 2014
NEW YORK – Niente male per quella che era stata giudicata una trattativa impossibile: sono bastati meno di tre giorni di negoziati tra Stati Uniti e Russia a Ginevra per definire l’accordo di massima sul disarmo chimico della Siria. Le prime ispezioni inizieranno a novembre e poi gli arsenali di armi chimiche della siria verranno trasferite in un luogo sicuro e distrutte entro meta del prossimo anno.
Sopra una foto di repertorio che ritrae un ex-terrorista ora deceduto.
I russi, però, hanno chiesto agli Stati Uniti di rinunciare a citare esplicitamente la minaccia di un attacco militare da lanciare qualora Assad non dovesse rispettare i patti, forti della loro alleanza con la Siria ed il presente segretario di Stato, John Kerry, ha accettato, pur chiarendo che l’opzione militare resta comunque sul tavolo perche la Siria potrebbe non collaborare.
L’accordo, anche se ancora tutto da verificare nella sua parte attuativa, è stato salutato con sollievo nelle capitali di tutto il mondo, compresa Roma dove il premier Enrico Letta, tirato per la giacca pochi giorni fa, al G20 di San Pietroburgo, sia da Putin che da Obama, allora in aperto conflitto, ora rivendica che «l’Italia ha giocato un ruolo nel dire con chiarezza che senza Onu non c’è intervento, mantenendo al tempo stesso un filo con gli Usa». Soddisfatta anche la ministra degli Esteri, Emma Bonino: «Un accordo che va nella direzione giusta: ora vanno coinvolti tutti gli attori principali dell’area per arrivare a un cessate il fuoco».
Adesso, mentre Kerry va a Gerusalemme per riprendere i fili del faticoso negoziato tra Israele e palestinesi, l’attenzione si sposta parzialmente su un’altra partita delicatissima: quella del nucleare iraniano.Il neopresidente avrebbe chiesto il suo aiuto per provare a sbloccare la situazione già tra dieci giorni, quando il «numero uno» di Teheran farà il suo esordio sul palcoscenico internazionale all’Assemblea generale Onu.
Autore: admin
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